Pur mantenendosi nel solco della tradizione del modello tripartito (analisi personale, supervisioni, insegnamento), l’Istituto di training della SIPeP-SF propone una formazione psicoanalitica “centrata sul candidato.” Noi crediamo infatti che il training psicoanalitico, pur rispettando dei criteri minimi, non debba essere standardizzato, ma bensì articolato, modulare, flessibile, al fine di adattarsi ad ogni candidato, aiutandolo a costruirsi un percorso formativo personale e individualizzato.
Vuoi completare, riprendere o iniziare un training psicoanalitico di stile ferencziano? Puoi andare sul sito e iscriverti: https://www.societaferenczi.it/istituto
Il programma didattico comprende:
1. L’area del trauma, con la segmentazione e frammentazione della psiche e dell’esperienza storica di Sè (adozioni, cesure esistenziali precoci, interruzioni post-traumatiche della memoria autobiografica), il sequestro di parti del sé, l’area del difetto fondamentale come descritta da Balint, la pervasiva tendenza alla ripetizione del trauma, come pure le difese dalla o nella ripetizione – fobie, inversione di ruolo, perversione e traumatofilia – le molte forme della trasmissione del trauma.
2. L’area della introiezione/incorporazione e il meccanismo della identificazione con l’aggressore.
3. Il principio del “repeat/repair”, l’idea della relazione come fulcro della terapia e i suoi corollari della elasticità, empatia, simpatia, e testimonianza;
4. L’area della comunicazione sia verbale che non-verbale nella interazione analista-analizzando e le sue diverse declinazioni a seconda della fase del processo terapeutico (tecnica attiva nelle fasi iniziali in cui predominano le difese nevrotiche, il rilassamento nella fase regressione, e la reciprocità come metodo per affrontare le impasse).